Il foie gras veg di Pietro Leemann è la risposta che il celebre chef ha voluto dare contro uno degli alimenti più celebri della tradizione culinaria francese. Leemann, che lavora nel ristorante Joia di Milano, ha voluto sottoscrivere una petizione diretta a Conad, a Carrefour, a Bennet, ad Auchan e ad Eataly con lo scopo di invitare queste catene di supermercati a smettere di vendere il foie gras, nell’ambito di una campagna denominata #ViaDagliScaffali. Lo chef ha raccontato di avere mangiato e cucinato foie gras in passato, per poi ripensare al suo rapporto con gli animali: per questo motivo, ha riferito, si può cucinare anche senza il foie gras, che come noto si basa su una produzione che prevede l’alimentazione forzata delle oche e delle anatre (praticamente, costrette a ingozzarsi tra atroci sofferenze).
In attesa di verificare se la raccolta firme avrà effetto oppure no, ci si può dedicare alla preparazione di un foie gras veg al 100%; per realizzarlo c’è bisogno di:
- un cucchiaino di tahin;
- 2 cucchiai di semi di zucca;
- un cucchiaio di shoio;
- 2 cucchiai di lievito alimentare;
- un cucchiaino di zenzero in polvere;
- 2 cucchiai di mandorle non salate;
- 2 cucchiai di semi di girasole.
Preparazione del foie gras veg
Tutti i semi devono essere inseriti in un robot da cucina e mescolati insieme con il shoio e con il tahin: quindi, si versa l’acqua fino a quando il composto non raggiunge la consistenza cremosa tipica del patè di foie gras.
Quando si è arrivati alla densità desiderata, è necessario unire anche il lievito alimentare, per poi mescolare per alcuni secondi. Una volta estratto dal robot, il patè così preparato deve essere lasciato per tre ore in frigorifero: dopodiché può essere gustato come meglio si crede. Sia il suo sapore che il suo colore richiamano quello del foie gras originale, ma questo è un vero e proprio foie gras veg.
Per protestare contro il foie gras, anche Leemann si è dedicato alla realizzazione di un piatto, denominato Il Pianeta Verde, che è realizzato solo con ingredienti di provenienza vegetale: si tratta di una terrina di verdure abbinata a una mostarda di mele cotogne, da provare!
