olio di palma

L’olio di palma: un reale nemico da sconfiggere?

L’olio di palma è davvero dannoso per la salute? Può essere considerato un alimento da evitare a tutti i costi? Cerchiamo di capire insieme le caratteristiche di questo olio che negli ultimi mesi ha attirato l’attenzione di molti.

L’olio di palma è un olio vegetale contenente elevate percentuali di acidi grassi saturi. Viene estratto dalle palme da olio e adoperato sia nel settore della cosmesi che in quello dell’alimentazione. L’utilizzo di questo particolare olio su larga scala è iniziato dalla seconda metà del ventesimo secolo. Grazie al suo basso costo e alla facile reperibilità, è divenuto un ingrediente abituale di alimenti di tipo industriale in sostituzione di altri grassi come burro o olio extravergine d’oliva. Non irrancidisce, sopporta in maniera eccellente le elevate temperature,non ha alcun olio di palmasapore e può essere adoperato indifferentemente sia per preparazioni salate che per quelle dolci. Viene addirittura inserito nel latte formulato destinato ai neonati e in molti altri alimenti per l’infanzia.

Essendo un prodotto contenente una elevata percentuale di acidi grassi saturi, deve essere consumato con estrema moderazione. Tuttavia non tutti sono a conoscenza del fatto che contenga una percentuale decisamente inferiore di questi grassi rispetto al burro o alle margarine vegetali. Il consumo massimo di grassi saturi per persona effettuato in una giornata non dovrebbe mai oltrepassare il 10%. In questa percentuale ovviamente devono essere conteggiati tutti i grassi saturi: quelli presenti nella carne, nelle uova e nei formaggi, così come nel burro ed, appunto, nell’olio di palma.

Meglio dunque optare per prodotti di tipo industriale che contengano olio extravergine d’oliva, anche se purtroppo sono molto pochi. Per evitare il consumo continuo di olio di palma così come di elevate dosi di grassi saturi, sarebbe opportuno riscoprire i piacere della cucina e del cucinare preparando da soli pane, biscotti, gallette, cracker e torte.

Olio di palma: palmisto, raffinato e rosso

L’olio di palma può essere più o meno raffinato, un po’ come tutti gli altri grassi adoperati nel’industria alimentare. Ne esistono infatti tre tipologie diverse: l’olio rosso vergine, quello raffinato e olio-di-palma-2il palmisto, che viene estratto dai semi della palma. Sono tre prodotti, seppur tutti derivati dalla medesima pianta, molto diversi fra di loro. L’olio rosso è il migliore ed è caratterizzato da un elevato numero di principi nutritivi importanti per l’organismo; l’industria alimentare, però, non lo adopera, preferendo di gran lunga quello raffinato, che è molto più dannoso per la salute. Il peggiore olio in assoluto è quello di palmisto, il più ricco di grassi saturi. Non sono poche le industrie alimentari che usano proprio questa tipologia di olio: è, infatti, il più economico, anche se c’è da dire che è proprio quello che dovrebbe essere evitato. La conclusione? Tenendo bene a mente che non è l’unico alimento dannoso all’organismo, bisogna anche considerare altre opzioni e ricordare che sarebbe meglio direzionarsi verso qualche altra “fonte di grasso”.

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