Siete degli appassionati di latticini, ma non sapete come fare il formaggio in casa? Niente paura, con un po’ di pazienza e seguendo le nostre istruzioni step by step, anche voi sarete in grado di produrre un delizioso formaggio homemade.
Il formaggio stagionato e a pasta dura, si sa, è un’eccellenza gastronomica del nostro Paese, che, grazie alle sue peculiarità organolettiche e alle sue proprietà nutritive, è anche considerato un alimento sano, genuino e nutriente. Scopriamo insieme come fare il formaggio in casa!
Come fare il formaggio in casa: l’attrezzatura necessaria e gli ingredienti
Prima di procedere con la preparazione del formaggio, è opportuno assicurarsi di avere a disposizione tutta l’attrezzatura necessaria, ovvero:
- Una casseruola piuttosto ampia;
- Una fascella per la scolatura del formaggio;
- Un termometro da cucina;
- Una frusta;
- Un contenitore con coperchio ermetico;
- Alcuni bicchieri.
Gli ingredienti per la preparazione del formaggio, invece, sono i seguenti:
- 5 litri di latte intero di vacca non pastorizzato;
- Un cucchiaino di caglio di derivazione animale (ovvero l’enzima che fa coagulare la proteina del latte);
- sale q.b.
Come fare il formaggio: preparazione
Versare il latte vaccino nella casseruola e farlo riscaldare a fiamma lenta, senza tuttavia portarlo a bollitura. Quindi fare riposare per un paio d’ore. Trascorso questo tempo, riscaldare nuovamente il latte, facendogli raggiungere una temperatura pari a 35/36 gradi e poi spegnere il fuoco.
A questo punto, è necessario sciogliere pochi millilitri di caglio in un bicchiere, mescolandolo con un po’ di latte appena riscaldato. Questa miscela va aggiunta alla pentola che contiene il resto del latte.
Dopo aver unito il tutto, far riposare per circa un’ora. Il risultato è la cosiddetta cagliata di latte, che si ottiene grazie alla coagulazione del caglio col latte. Con l’aiuto della frusta, la cagliata deve essere suddivisa in piccole porzioni (processo di rottura della cagliata). Quindi è necessario procedere allo “spurgo”, ovvero alla separazione della parte solida della cagliata da quella liquida (denominata siero del latte).
Ora, bisogna cuocere la cagliata a una temperatura che si aggira intorno ai 54-55 gradi. Quando il composto appare omogeneo e compatto, è possibile spegnere il fuoco e far riposare per 40 minuti. Quindi procedere con la stufatura, che deve durare all’incirca 18 ore; la temperatura deve essere pari a 25 gradi, mentre l’umidità dell’80/85%. A tal fine è opportuno collocare in un recipiente ermetico la formaggetta, ancora nella fascella, e contornarla di bicchieri di acqua, che devono essere sostituiti più o meno ogni 3 ore. Procedere poi con la salatura tramite la tecnica della salamoia, in soluzione satura di cloruro di sodio.
Infine, il processo di stagionatura prevede che la forma di formaggio sia conservata per 12 mesi in un luogo fresco (ad esempio la cantina), con regolari rivoltamenti settimanali per farla respirare.