Non c’è dubbio che la pizza sia nata a Napoli, anche se è vero che focacce insaporite con erbe, formaggi e pomodoro erano, e sono tuttora, un piatto comune in tutta l’area mediterranea. In fin dei conti è stato proprio nel capoluogo partenopeo che, a metà del 1700, questo cibo da strada ha iniziato ad essere venduto sulle bancarelle dei quartieri più poveri. Posizionate davanti ai forni, offrivano una focaccia preparata con impasto per pane e arricchita da passata di pomodoro, aglio, origano e olio e pare che questo fosse il pasto preferito dai marinai, tanto che da essi mutuò il nome divenendo la celeberrima marinara. Napoli diede poi i natali anche alla pizza napoletana per eccellenza, la margherita, preparata in occasione della visita della regina Margherita di Savoia e del re Umberto I nel 1889. Ebbene, sono solo questi due tipi di pizza napoletana che vengono riconosciuti come autenticamente veraci, tutte le altre preparazioni che vedono l’introduzione dei più diversi ingredienti, sono sì deliziose, ma non sono le vere pizze napoletane.
Esiste addirittura un’associazione per la verace pizza napoletana che ha stabilito regole rigorose per la sua preparazione; d’altra parte per un piatto che figura tra i candidati a divenire Patrimonio Immateriale dell’Umanità, un minimo di chiarezza è d’obbligo. Ecco dunque il dovere di preparare l’impasto, rigorosamente tondo e non “tirato” ai bordi, senza l’uso del mattarello, ma allargato facendolo girare con le dita, mentre la cottura va fatta esclusivamente nel forno a legna a una temperatura di 485° per un tempo che varia dai 60 ai 90 secondi. Quanto agli ingredienti, oltre a olio, sale e pomodoro, per la margherita sono ammessi solo mozzarella e basilico, per la marinara invece aglio e origano. Il risultato di tanta cura è una pizza che deve apparire alta ai bordi e presentare il classico “cornicione” di un paio di centimetri, mentre la pasta al centro non deve superare i 3 millimetri.
Riconosciuta già dal 2010 dall’Unione Europea come specialità tradizionale garantita, la vera pizza napoletana non si può gustare solo a Napoli perché sono moltissime le pizzerie che, pur proponendo ai propri clienti le più diverse varianti, dalla pizza bianca fino a quella alla Nutella, si attengono alle ricette originali per quel che riguarda la marinara e la margherita e i locali da asporto non sono da meno. Che si voglia gustare la vera napoletana seduti comodamente al tavolo di un locale o che si preferisca consumarla a casa propria acquistandola presso una pizzeria asporto, vale proprio la pena di scegliere la ricetta originale e …pancia mia fatti capanna!!!